Depressione Post Partum

Come evitare di  avere la depressione post partum dopo l’arrivo di un bambino.
Anche se è un fenomeno naturale puoi riuscire a goderti la tua famiglia al meglio.

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LA DEPRESSIONE POST PARTUM E IL BABY BLUES

Il periodo successivo al parto, chiamato appunto Post Partum è un momento molto delicato per la neo mamma sia dal punto di vista fisico che emotivo.

Possono nascere dubbi e preoccupazioni circa lo stato di benessere del bambino, su cosa sia giusto o meno fare durante l’accudimento; confusione rispetto ai consigli e suggerimenti esterni, preoccupazione per il suo sviluppo; paura di avere un latte poco nutriente e poco adatto alle sue esigenze o di non riuscire ad allattare; dubbi sulla ripresa del rapporto sessuale col proprio partner; paura di non riacquisire più la propria forma fisica modificata dal parto; dubbi sulla ripresa del lavoro o sullo svolgimento del ruolo materno a tempo pieno.

Alcune preoccupazioni possono essere di origine esclusivamente emotiva come la paura che possa accadere qualcosa di brutto a sé e al proprio bambino; preoccupazione di non essere all’altezza del nuovo ruolo o di non essere abbastanza capace da comprendere le richieste del neonato; paura che il rapporto coniugale subisca grossi cambiamenti o di non piacere più al proprio partner.

Soprattutto entro i primi 10 giorni dal parto, potrebbe accaderti di sperimentare il cosiddetto “baby blues” (“blues” significa malinconia), una reazione naturale al drastico cambiamento ormonale nelle ore successive al parto (crollo degli estrogeni e del progesterone) e alla spossatezza fisica e mentale dovuta al travaglio e al parto.

Potresti sentirti malinconica, triste, facilmente irritabile, potresti arrabbiarti per piccole cose, e passare rapidamente da una emozione all’altra.
Questo stato potrebbe disturbare la qualità del tuo sonno nella fase di addormentamento o con risvegli notturni ripetuti.

Il picco si raggiunge 3-4 giorni dopo il parto e tende a svanire nel giro di pochi giorni, generalmente entro i primi 10-15 giorni dal parto.

E’ un fenomeno naturale che si verifica in oltre il 70% delle neo madri. 

Di solito questi sintomi migliorando gradualmente e naturalmente soprattutto se riesci a confrontarti con il partner e a chiedere aiuto e supporto alle persone care, in modo da poterti ritagliare alcuni spazi di riposo per l’assestamento ormonale.

E’ importante che per accelerare il processo di miglioramento cerchi di ripristinare la qualità ed il ritmo del sonno, eliminando la caffeina, riducendo gli stress psicosociali, per esempio le visite dei parenti ed amici, chiedendo anche solidarietà al tuo compagno.

Può esserti d’aiuto dedicarti ad attività che rilassino il tuo corpo: corsi specifici tipo mindfullness o yoga di persona o anche tramite tutorial online.

Se questo stato (baby blues) non dovesse migliorare, è importante che non rimandi il confronto con uno specialista.

In particolare, se nella tua storia ci sono state esperienze di depressione, ansie e forti preoccupazioni prima e/o durante la gravidanza, se hai una relazione con il tuo partner molto conflittuale e poco supportiva, oppure hai vissuto da poco eventi traumatici, come un lutto, potresti rischiare di sviluppare una depressione post partum.
Solitamente si presenta tra la 6ª-12ª settimana dopo la nascita del figlio e colpisce tra il 7 ed il 12% delle neo mamme.

Non c’è da spaventarsi, ma è importante che tu possa riconoscere i sintomi fin da subito in modo da intervenire per ritornare il più rapidamente possibile il tuo benessere psico – fisico.

Le cause della depressione post partum sono molteplici e non del tutto chiarite, in gioco ci sono fattori ormonali, fattori fisici (per esempio la stanchezza e lo stress indotta dai ritmi del bambino), fattori psicologici (per esempio, bassa autostima o tendenza al perfezionismo); fattori sociali (come la giovane età, l’inesperienza e la scarsità di aiuto e sostegno), fattori cognitivi (come le aspettative irrealistiche sull’essere madre o sul bambino).

La depressione post partum non si risolve da sola, ignorandola o nascondendola.

Al contrario, una depressione a lungo trascurata è causa di grande sofferenza sia per te, per la relazione e per il bambino.

La depressione post partum si manifesta con alcuni di questi stati di seguito descritti:

  • ti senti profondamente triste e sconfortata per la maggior parte della giornata, senza che vi siano eventi specifici rilevanti; hai forti oscillazioni del tono dell’umore e pianto immotivato;
  • ti senti facilmente irritabile, in ansia o in agitazione, priva di energia e non ti senti in grado di accudire il bambino, fino al punto di provare un distaccamento da lui, quasi un rifiuto nell’accudimento,
  • hai perso l’interesse nelle attività abituali e ti senti incapace di trarre piacere da circostanze o situazioni di norma stimolanti e gradevoli,
  • preferisci startene da sola, lontana dai familiari, dal partner e dal bambino,
  • l’alimentazione ed il sonno sono cambiati, mangi significativamente di più o di meno e hai perso il ritmo sonno veglia,
  • ti senti per la maggior parte del tempo affaticata, stanca e con vissuti di colpa per non riuscire a fare abbastanza per il tuo bambino,
  • hai un calo del desiderio sessuale (anche dopo il periodo fisiologico del post partum) e avverti una serie di dolori fisici che, spesso, non rispondono alle terapie di norma utilizzate per contrastarli (dolore articolare, mal di testa, crampi addominali, disturbi digestivi, vertigini ecc.).

Se ti sei riconosciuta in alcuni di questi stati, adesso potresti sentirti in colpa o impaurita. Questo è proprio il punto centrale: la depressione post partum ti porta a sentire in colpa, a provare vergogna e paura, per la maggior parte delle tue giornate o dei tuoi compiti.

La depressione non dipende da te, dalla tua forza di volontà e dal tuo impegno.
Per quanto tu possa fare di tutto per “andare avanti”, si risolve solo se trattato con uno specialista.
Essere madre è una delle sfide più impegnative nella vita di una donna e tu hai veramente fatto tutto il meglio di quello che potevi. Ma non tutto può esser fatto da sole, e questo vale per tutte le neo mamme.

Se non lo hai ancora fatto, puoi iniziare a far leggere al tuo partner o a chi vuoi tu questa pagina e a raccontare di come stai, con la massima spontaneità possibile. Non è semplice per una persona esterna, come il tuo partner, riuscire a capire gli stati d’animo di una neo mamma, per cui cerca di essere chiara e di spiegare le cose con semplicità. Se puoi, non giudicarti mentre parli.

Il passo successivo è lasciare da parte il senso di colpa e la vergogna che sono una normale reazione a queste difficoltà e individuare il professionista cui chiedere aiuto: puoi parlarne con il medico di base, con il pediatra, ma non far passare troppo tempo.
Individua un professionista psicologo psicoterapeuta che ti ispiri fiducia, con cui ti senti a tuo agio e che abbia già trattato queste difficoltà e chiamalo. Lasciati aiutare.

Ricordati che dalla serenità della madre dipende quella del proprio bambino, non te lo dimenticare.

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