Dipendenza da internet e videogames nell’adolescenza

Come prepararsi per farsi trovare pronti da un figlio in continua evoluzione che viene influenzato da internet e i videogames

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IL CONTROLLO CHE SI TRASFORMA IN CONFRONTO GUIDATO

L’adolescenza inizia dagli 11 ai 13 anni, ovvero con la produzione degli ormoni sessuali, termina indicativamente ai 18-20 anni.

Il panorama dell’adolescenza è molto complesso e presenta caratteristiche diverse tra i ragazzi e le ragazze.
Quello che accomuna però le due esperienze, sono i vissuti dei genitori.

Abbastanza repentinamente vostro figlio o vostra figlia (nel testo utilizzeremo la forma maschile per intendere entrambi i generi) da ragazzino coccolone che condivideva tante esperienze in famiglia, smetterà di parlare, si chiuderà in se stesso, diventando inaccessibile e scorbutico, in conflitto costante con voi.

Non vi abbraccia e coccola più come una volta. Si rinchiude nella sua “cameretta” oppure passa intere giornate fuori casa.

Sostanzialmente ai suoi occhi diventerete i peggiori genitori del mondo.

Ogni genitore di figli adolescenti si è sentito così, chi più chi meno. Fa parte del gioco, l’adolescenza è proprio questo!

E vi trova sempre impreparati. E’ assolutamente normale!

Negli ultimi decenni lo sviluppo tecnologico ha apportato grosse modifiche al modo di vivere l’adolescenza e la maggior parte dei genitori hanno difficoltà ad orientarsi in questo mondo.
La vostra adolescenza è stata molto diversa da quella che state vedendo sperimentare dai vostri figli e alle volte è davvero difficile comprendere i rischi che i ragazzi stanno correndo.

Non bastano più le raccomandazioni sulle frequentazioni o sugli adescamenti online.
Non bastano più perchè il web, i social network e anche i giochi online cambiano ad una rapidità che un adulto fa fatica a stargli dietro.

I loro rapporti sono “mediati”.

Online si consolidano le amicizie, se ne fanno di nuove, si spettegola e alle volte si fa anche bullismo.
Per quanto questo sistema di relazionarsi per te sia difficile da comprendere e ti sembra anche nocivo, è il loro mondo, il mondo di tutti loro, nessuno escluso.

Nella prima fase dell’adolescenza sicuramente il controllo del cellulare di tuo figlio, ti può aver dato qualche informazione in più di quello che gli sta accadendo.

Ma la violazione della privacy non sempre è la soluzione migliore e di sicuro non è quella che puoi mettere in pratica per molto tempo.
Quando si accorgerà delle tue visite, metterà una pass di sicurezza che tu non potrai individuare.

Se ti porrai in maniera giudicante del loro mondo, loro non ti faranno accedere.
Ricordati quando i tuoi genitori svalutavano i tuoi interessi di adolescente, i gruppi musicali, quello che ti piaceva fare, i disegni, le poesie, etc. sicuramente ci rimanevi male e ti sentivi incompresa. Più loro ti criticavano, più tu decidevi di non condividere questa parte di te.

Il mondo online contribuisce loro a sviluppare il senso di appartenenza: così come le scarpe alla moda, il taglio di capelli, anche i social sono aspetti che permettono di far parte di un gruppo. Per un adolescente è fondamentale avere un gruppo di appartenenza con cui condivide principi, interessi.

Anche quando ti sembrerà che non pensi con la sua testa, sappi che sta portando avanti un fondamentale compito di sviluppo. Attraverso le somiglianze e le differenze col gruppo di riferimento costruisce la sua unica identità.

Conoscere il suo mondo e mettersi in ascolto è il primo passo verso tuo figlio.

Informati su come si chiamano i social che lui frequenta, i giochi che fa, cerca di capire perchè per lui sono così interessanti, sospendi il giudizio.
Magari iscriviti ad alcuni di questi, non per controllare tuo figlio, ma per capire.

Non potrai decidere tu quando entrare nel suo mondo. Vorrei tanto poterti dire il contrario… Deciderà lui quando aprirti uno spiraglio.

Ci devi arrivare pronta, anche se per te non dovesse essere il momento più opportuno.
Se chiudi quella porta non sappiamo quando lui ti darà una nuova possibilità per farti entrare.
I viaggi in macchina, davanti alla tv la sera o mentre stai preparando la cena possono essere i momenti più propizi.

Altro punto, ricordati che i paragoni con la tua adolescenza non gli interessano, fattene una ragione.
Sono distanti anni luce dalla loro esperienza e ciò che è distante, in questa fascia d’età, non interessa loro.

Se poi alle volte hai utilizzato la tua adolescenza per fargli capire quanto stesse sbagliando o quanto inutili fossero quei giochi o social che a lui stanno tanto a cuore, si renderà ancor meno disponibile ad ascoltarti.

E’ un lavoro estenuante quello del genitore con un figlio adolescente!

Conoscere ti permetterà di capire meglio anche gli eventuali pericoli. Se non conosci, non sai.

Esistono molte forme sbagliate di utilizzo del mondo social tra ragazzi. Non è assolutamente facile comprendere che cosa succede all’interno degli ambienti online che lui frequenta e non è nemmeno possibile controllarlo costantemente con domande o violando la sua privacy.

In questo caso, se sei riuscita a costruire un minimo di dialogo su questi strumenti, stai già iniziando a creare un ponte con lui. E’ più probabile ti parli di alcune cose che vede o subisce o agisce online se tu ti sei mostrata disponibile a capire quel mondo, piuttosto che se non lo hai fatto.

Un altro elemento che aumenta le probabilità che lui si rivolga a te per chiedere aiuto in uno dei casi precedentemente riportati è se avete avuto modo di discutere insieme dei maggiori pericoli che possono correre i ragazzi oggi.

Parlo di:
Cyberbullismo, forma di bullismo condotto attraverso strumenti online. Si può offendere, mandare fotomontaggi, creare comunità offensive contro un compagno o una categoria di compagni.
Sexting, l’invio di testi o immagini sessualmente esplicite e la loro diffusione senza autorizzazione.
Sextortion, ovvero una forma di ricatto o estorsione in internet. Soprattutto riferita ad immagini private, intime “Se non fai questa cosa, mando a tutti la tua foto in reggiseno”, per esempio.

Ci sono articoli di cronaca, film e serie tv che parlano di questo. Approfitta dell’attualità e dei suoi interessi per confrontarti con lui su questi fenomeni. Sicuramente ha conosciuto ragazzi e ragazze che lo hanno subito o fatto!.
Creerete un linguaggio comune ed un terreno di significati condiviso.

Pensa alla tua esperienza, se tua madre ti avesse parlato con tranquillità ed accoglienza della sessualità quando eri adolescente, avresti fatto affidamente su di lei per chiederle aiuto o una opinione al momento del bisogno?

A volte gli argomenti non parlati diventano tabù ed i tabù creano isolamento.

I social ed i giochi online non sono cattivi o buoni di per sè, ma dipende dal loro utilizzo. Potresti infatti trovarti di fronte ad un utilizzo di questi mezzi troppo frequente.
Te ne accorgi perchè tuo figlio perde la concentrazione allo studio, il rendimento scolastico è calato, si isola, esce poco, è irascibile e nervoso (soprattutto per i giochi online), dorme poco ed è sempre stanco.

In questi casi la gestione del tempo dovrebbe essere accompagnata con il supporto di un professionista.

Nei casi più gravi infatti si parla proprio di dipendenza da internet, ovvero un uso smodato e patologico di computer, tablet o cellulari dotati di connessione alla Rete.
Questo comportamento porta progressivamente all’assorbimento totale del ragazzo e può avere conseguenze drastiche sullo stile di vita, interferendo con le normali azioni quotidiane.

La dipendenza da Internet è, infatti, una forma di abuso-dipendenza

Per queste ragioni, se ti sei riconosciuta o hai riconosciuto tuo figlio in parte di queste parole, ti invito a contattarmi e a parlarmi della situazione per capire insieme quali passaggi fare per riuscire a risolvere possibili problematiche che nel tempo potrebbero peggiorare e portare a difficoltà ancora maggiori.

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