Come gestire i capricci e le regole dell’infazia

Impara ad interpretare il linguaggio del bambino per guidarlo nel processo di evoluzione delle sue emozioni

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COME VEICOLARE LE SUE EMOZIONI DEI BAMBINI

Quando pensi ai capricci di tuo figlio, cosa immagini?

Che non vuole andare a scuola, non vuole mettersi la maglia di quel colore lì, non vuole spegnere la tv, non ti ascolta, fa sceneggiate, piange senza motivo, non ti lascia parlare al telefono, vuole le tue attenzioni di continuo e se non gliele dai, inizia ad urlare, non vuole fare bagno, non vuole mangiare.

Lo sai bene quanto potrebbe essere lunga questa lista.
Sai anche quanta pazienza ci vuole!

Tutti questi capricci possono diventare estenuanti e portarti al limite della sopportazione. E’ comprensibile se alle volte ti sembra non ci sia soluzione e non sai più che fare per calmarlo.
Ti potrebbero sembrare atteggiamenti fatti a posta per irritarti e portarti al limite. In un certo senso potrebbero avere uno scopo molto simile.

I capricci infatti sono uno dei linguaggi che tuo figlio può utilizzare per esprimere i suoi bisogni ed emozioni.

Il bisogno di attenzione, di supporto, un malessere fisico o emotivo, una frustrazione, per citarne alcuni.
Quando il capriccio diventa insostenibile spesso è perchè vi è una naturale difficoltà di sintonizzazione tra te, il tuo partner e il vostro bambino. E’ possibile infatti che tu legga il capriccio come una provocazione senza significato, come una mancanza di rispetto per te stessa nel tuo ruolo di madre o nei confronti del contesto.

Considera che dentro di lui abita una orchestra di emozioni.
Che suona a tutto volume. Emozioni invasive e pervasive.

Finchè i bambini sono ancora piccoli, ovvero entro l’età scolare, non sono completamente in grado di saper riconoscere le emozioni e saperle esprimere in un modo funzionale, ovvero con le parole. Tutto è corpo. Le emozioni passano dalla pancia al comportamento (capriccio) molto rapidamente, senza passare dal pensiero. Tutti i bambini funzionano così.

Per far cessare il capriccio, estenuante, ti trovi ad accontentare il desiderio del bambino anche quando non vorresti.
E’ assolutamente normale quando stanca della giornata vorresti solo un po’ di tranquillità.
Il bambino impara però che più il capriccio sarà intenso, più è probabile che otterrà ciò che vuole.

Questo succede anche agli adulti quando vorrebbero più attenzione e presenza dal partner. Per essere ascoltati, alle volte, si fa davvero un pò di capricci: rinfacciamo episodi del passato, cerchiamo a tutti i costi di litigare, gliela facciamo pagare con una “frecciatina”, per esempio.

Basterebbe riuscire ad esprimere il proprio bisogno di partecipazione e vicinanza con parole chiare e non accusatorie, ma ci sembra davvero così difficile! Siamo arrabbiati, stanchi, insoddisfatti ed il modo più semplice ed immediato è fare una specie di capriccio. Pensa quindi quanto possa essere difficile per un bambino che ha ancora meno strumenti di noi adulti gestire le emozioni e saperle comunicare.

Questa difficoltà di sintonizzazione tra i genitori ed il bambino è talvolta dovuta anche dalle tante regole messe e poco chiare per il bambino. Regole che nascono sul momento e che non sono spiegate in maniera sufficientemente chiara. Per riuscire quindi a risolvere i capricci dobbiamo partire proprio da come si strutturano le regole.

Tutte le regole devono avere tre caratteristiche:

1DEVONO ESSERE POCHE MASSIMO TRE
Tu ed il tuo partner siete chiamati a fare una scelta delle regole più importanti per la sicurezza e l’educazione di vostro figlio.
Ogni ambiente ha le sue. Per cui a casa ci saranno 3 regole, al supermercato 3 regole, dai nonni altre 3 regole.

Il bambino ha diritto a conoscerle fin da subito.
A seconda dell’età andranno spiegate con un linguaggio diverso.
Vanno spiegate in un momento di tranquillità, alla presenza di entrambi i genitori.

Mai farlo durante un capriccio.

Potete mettere in moto una buona dose di creatività: le regole possono essere disegnate, possono essere costruite, possono essere raccontate come una storia.
La creatività vi aiuterà soprattutto con i bambini più piccoli. E’ importante vi accertiate che le regole siano comprese.

Potrebbe essere molto utile anche avere un cartellone delle regole appeso in camerina, costruito insieme. Questo aiuta la memorizzazione e l’orientamento del bambino.
Devono essere immutabili finchè basta.

Le regole che scegliete devono rimanere stabili per un po’ di tempo.
Significa che una volta decisa una regola, questa deve mantenersi per il tempo necessario affinchè diventi una abitudine rispettarla.

E’ sconsigliabile cambiare le regole in fase di apprendimento, fare “migliorie” o toglierle perchè tanto non le rispetta.
Questo genera confusione nel bambino e scarsa fiducia nel genitore. Un bambino ha bisogno che un genitore faccia rispettare le regole, ci creda, gli dia importanza.

Quando la regola è diventata una abitudine e quando il bambino cresce e acquisisce nuove abilità, potete inserine di nuove, sempre con lo stesso processo.
Potrebbe essere una buona cosa quando si spiegano le regole, spiegare perchè è importante rispettarle. Spiegare il senso specifico di quella regola ed il senso generale.

Le regole sono state inventate per la protezione di tutti i bambini, perchè siano al sicuro.
Affinchè le regole siano efficaci devono essere sempre applicabilità.

Se vi doveste accorgere che una regola che avete scelto è difficile da mantenere (per voi), è importante che ne teniate di conto per quelle successive.
Vale il criterio della sostenibilità nel tempo. Devono avere conseguenze certe e condivise.

Che cosa succede se la regola non viene rispettata?

Ci dovrà essere una conseguenza. Non mi piace chiamarla punizione, ma conseguenza. Anche in questo caso, quando si spiegano le regole e la loro importanza deve essere condivisa con il bambino la conseguenza se non viene rispettata. I bambini hanno bisogno di essere informati su che cosa succede quando non rispettano una regola. Le vostre azioni devono essere prevedibili.

Questo processo incide profondamente sull’acquisizione del senso di responsabilità e non si basa sulla paura.
La disciplina è importante anche per voi genitori.

Quando il bambino disobbedisce alla regola, deve sempre essere messa in atto la conseguenza. Meno eccezioni fate, meglio è.
Le conseguenze delle regole possono essere riportate sul cartellone che ho suggerito precedentemente.
E’ buona cosa accompagnare il bambino alla conseguenza, ricordandogli che avevate stabilito insieme la conseguenza e di che cosa si tratta. Ciò che può essere dannoso per lui è l’imprevedibilità.

Questo processo permette il riconoscimento del ruolo autorevole del genitore, il bambino sperimenta i confini e può prevedere che cosa succede se disobbedisce.

Questo processo sembra complicato e dispendioso, ma ti assicuro che è solo un fatto di abitudine. Ti accorgerai fin da subito di quanto questo sistema aiuterà voi genitori nell’educazione e il bambino nel suo sviluppo.

Mi raccomando, le regole devono essere rispettate primariamente dai genitori. Per esempio, se si stabilisce che a tavola non si usa il telefonino, i genitori per primi devono dare il buon esempio.

Se il bambino piange o si dispera per la conseguenza alla regola, è normale.
Chiunque sente frustrazione, dispiacere e tristezza quando fa qualcosa di sbagliato e gli viene fatto notare. Puoi consolare tuo figlio.

Non imparerà più efficacemente la regola se lo lasci da solo nella stanza a piangere.
Lui non è un adulto, non ha ancora tutti gli strumenti necessari per essere in grado da solo di regolare e gestire le sue emozioni.
Puoi abbracciarlo, chiedergli come sta, che cosa sente nel corpo, se si sente agitato, arrabbiato, se gli batte forte il cuore.

Puoi stare con lui in quel momento, rispettando però la conseguenza della regola che avete stabilito. Imparerà che il dolore, la rabbia la frustrazione sono emozioni spiacevoli ma che non distruggono, che si possono affrontare insieme.

Puoi aiutare tuo figlio nel prendere familiarità con le emozioni e le regole aiutandoti con la lettura di libri e cartoni animati dedicati a questo. In commercio ce ne sono una grandissima varietà.

Puoi fare con lui disegni e lavoretti improntati sulle emozioni. Descrivendo che cosa pensa durante una emozione, che cosa esprime il corpo, quali sono le situazioni che possono far suscitare quell’emozione e che cosa si può fare quando si sente in quel modo.

Raccoglierai i frutti di questi semi anche durante l’adolescenza, che è l’età della violazione delle regole per eccellenza. Le regole possono essere violate in sicurezza, se prima, durante l’infanzia, sono state messe e si è compreso la loro importanza oltre che sperimentate le conseguenze.

Ogni situazione è diversa e tutte le indicazioni generali che ti ho fornito meritano un approfondimento su come calarle nel tuo contesto. Se hai domande o vuoi esplorare con me queste dimensioni per massimizzare i risultati, puoi contattarmi e chiedere una consulenza.

Sarò ben lieta di aiutarti nel gestire i capricci e le regole con meno fatica possibile.

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