Riconoscere e sconfiggere la depressione

Prendersi cura di se è il primo passo per intraprendere una via di uscita dalla sofferenza

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QUANDO PENSI CHE NESSUNO POSSA CAPIRTI: LA DEPRESSIONE

La depressione è un disturbo estremamente frequente.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha previsto che nel giro di pochi anni la depressione sarà la seconda causa di invalidità per malattia, subito dopo le malattie cardiovascolari.

Ha una grossa capacità di invalidare chi ne soffre. Ovvero incide profondamente sullo stile e la qualità di vita.

L’insorgenza e parte del decorso non dipendono dalla volontà di chi ne soffre.

Ci sono diverse tipologie di depressione, in queste pagine del sito abbiamo per esempio visto quella relativa al post partum. Non entrerò nello specifico di tutte le definizioni, mi interessa però darti delle informazioni utili per orientarti ed indicazioni di come fare per uscirne.

Non tutte le forme di depressione sono disturbi, ci possono infatti essere periodi della propria vita talmente stressanti da farti sviluppare alcuni sintomi sporadici non gravi. Questo non significa che puoi rimandare una valutazione da un professionista o che sia sufficiente una auto valutazione aiutata con ciò che puoi trovare scritto sul web.

Puoi riconoscere la depressione se ti trovi in uno stato piuttosto costante di insoddisfazione e tristezza, piangi senza capirne il motivo esatto, trovi poca motivazione ad alzarti la mattina, provi poco piacere per ciò che prima ti entusiasma parecchio. Può essere una condizione di costante malumore, ti appaiono frequentemente pensieri negativi e pessimistici riguardo a te, agli altri e al tuo futuro. Sei convinta non ci sia una soluzione. Qualsiasi consiglio o suggerimento possano darti, sai già di partenza che sarà inutile, perchè nessuno può capire come ti senti. Ti senti stanca, esaurita, stufa e a volte anche piuttosto arrabbiata. Se una volta di fronte a sentimenti simili pensavi ci potesse essere un rimedio, adesso non lo trovi, pensi proprio che non esista. Qualsiasi cosa tu possa pensare ti sembra inutile e irraggiungibile. Si sta male, di un malessere ininterrotto.

La depressione è proprio questo, non vedere via d’uscita, vedere tutto nero.

Ti potrebbe sembrare di aver perso la capacità di scegliere, la forza di prenderti quelle responsabilità che prima erano all’ordine del giorno.
Le persone intorno a te potrebbero essere di supporto, ma talvolta potrebbero non fare altro che darti consigli che reputi inutili e spronarti nel modo per te più sbagliato.

La depressione cambia il modo di vedere se stessi e gli altri e la sensazione è che nessuno possa capirti.
Forse ti senti anche un po’ in colpa di non essere più quella di una volta e alle volte ti potresti sentirti un peso per loro.

Quando si sta passando un momento di depressione è normale sentirsi così. Le persone che ci sono passate, potrebbero riferirti tutte le stesse sensazioni.

Questo succede perchè nella depressione vi è un malfunzionamento della comunicazione ed interazione tra la corteccia prefrontale, che è la sede delle tue funzioni superiori, dei pensieri e del controllo degli impulsi, ed il sistema limbico, che invece è collegato all’affettività e alle emozioni.

L’insorgere della depressione dipende anche dall’azione di un numero molto ampio di neurotrasmettitori, che generalmente vengono rilasciati dal nostro cervello e svolgono diversi tipi di funzioni. Tra i principali neurotrasmettitori troviamo:

  • Serotonina: influisce sulla forza di volontà, la motivazione e l’umore;
  • Noradrenalina: aumenta la concentrazione e la capacità di far fronte agli stress;
  • Dopamina: incrementa il piacere ed è necessario per il cambiamento di cattive abitudini;
  • Ossitocina: promuove i sentimenti di fiducia, amore e connessione, e riduce l’ansia;
  • GABA: innalza il livello di rilassamento e riduce l’ansia;
  • Melatonina: migliora la qualità del sonno;
  • Endorfine: favoriscono il sollievo dal dolore e sentimenti di gioia;
  • Endocannabinoidi: migliorano l’appetito e incrementano sentimenti di serenità e benessere.

Ecco che è chiaro ciò che prima ti ho descritto: quello che ti sta succedendo non dipende dal tuo volere ed i consigli che a volte ti vengono proposti possono aumentare il tuo senso di frustrazione e dolore.

Per tali ragioni, sappi che la depressione non si supera da sola. E’ necessario prima di tutto avere una valutazione da un professionista che conosca la tematica.

  • Ovvero:
  • è fondamentale che ti rivolgi al tuo medico di base per accogliere le sue indicazioni e allo stesso tempo rivolgerti ad un professionista della salute, uno psicologo psicoterapeuta e/o uno psichiatra. Non sei pazza, ma hai deciso di voler trovare una soluzione per uscire da questa condizione.
  • Ti saranno proposte alcune alternative: l’avvio di una psicoterapia focalizzata sull’uscita dalla depressione e/o la somministrazione di alcuni farmaci, che possono essere prescritti soltanto dal medico di base in collaborazione con lo psichiatra.
  • C’è una credenza piuttosto diffusa che l’assunzione di uno psicofarmaco possa non renderti padrona dei tuoi pensieri e decisioni. Non c’è niente di più sbagliato, lo psicofarmaco è un catalizzatore della tua rinascita. E soprattutto non è per sempre.
  • Stessa cosa vale per la psicoterapia. Dallo psicoterapeuta non vanno le persone matte, ma ci si rivolgono quelle persone che intendono finalmente riuscire a superare le difficoltà che talvolta non dipendono da loro. Ciò però che dipende da te, è la motivazione a voler stare bene.
  • Se tu vorrai, potrà partecipare ai consulti anche un tuo caro, in modo da poter avere anche lui informazioni su come aiutarti in modo efficace.
  • Come ti ho precedentemente descritto, alcuni consigli o stimoli potrebbero addirittura essere controproducenti. Con le giuste informazioni anche le persone intorno a te potranno essere quindi maggiormente di supporto.

A te chiedo mentre stai avviando questi percorsi, di renderti disponibile all’aiuto. Laddove senti che uno di questi compiti, come prendere un appuntamento o scegliere un professionista sia troppo difficile in questo momento, lascia che lo facciano le persone intorno a te.

Puoi far leggere loro questa pagina raccontando in quali parole ti stai riconoscendo.

Sembra scontato questo ultimo punto, ma non lo è affatto. La tendenza della depressione è proprio quella di isolarsi e sentirsi un peso per l’altro. Questa sensazione ti porta naturalmente a non accogliere la vicinanza, pensando che sia assolutamente inutile.
Anche se all’inizio potrà essere difficile accettare che le persone si prendano cura di te, questo è un elemento che accelera senza dubbio la tua ripresa.

Ti chiedo quindi di provare a  fidarti.
Puoi iniziare fin da subito a fare questi piccoli, ma grandi passi, anche con l’aiuto delle persone intorno a te:

  • Regolarizza l’alimentazione
    E’ necessario fare pasti equilibrati e in orari determinati. Evita la caffeina e gli alcolici. Bevi tanta acqua. Questo permette al corpo di avere tutte le energie necessarie per la ripresa.
  • Ripristina il sonno
    Il ritmo sonno veglia e la qualità del sonno sono fondamentali per il ristoro di corpo e mente. Puoi iniziare procurandoti delle tisane a base di melatonina. Un sonno ristorativo migliora l’umore, alza la soglia del dolore e migliora i processi di apprendimento e memoria, incide positivamente sulle funzioni dei sistemi della serotonina, della dopamina e della noradrenalina che come hai visto sono implicate nella depressione.
    Appena ti rivolgi al medico di base e al professionista, riporta loro l’eventuale difficoltà relativa al sonno.
  • Prendi una abitudine fisica
    Puoi darti un compito giornaliero di una piccola passeggiata, o di alcuni esercizi fisici. Non conta la fatica e lo sforzo che fai o la durata degli stessi, conta che tu prenda una abitudine di stimolazione del corpo e che la porti avanti con costanza.

Per poter focalizzare l’attenzione su questi tre punti appena descritti, dovrai prendere delle decisioni. Decidere quando iniziare, calibrare i piccoli obiettivi in base alla giornata per esempio.

Il fatto stesso di prendere delle piccole grandi decisioni giornaliere incide positivamente sulla depressione. Prendere decisioni significa quindi porti degli obiettivi e avere l’intenzione di raggiungerli, processi che compongono lo stesso circuito neurale e che coinvolgono la corteccia prefrontale in modo positivo, riducendo ansia e preoccupazioni.

Cambia la percezione che hai del mondo e contribuisce a ritrovare la calma nel tuo sistema limbico.

Se al momento è ancora tanto difficile per te mantenere la costanza su questi tre punti, chiedi aiuto al tuo compagno, i tuoi genitori, un’amica. Può aiutarti avere vicino una persona che crede in te.

Una volta che il tuo l’ippocampo riconosce che il contesto è cambiato, stimola la corteccia prefrontale a trovare nuove risposte. Anche soltanto aver letto questo testo e aver cominciato a rifletterci può esserti stato utile ad attivare importanti circuiti neurali.

Se ti sei riconosciuta in alcune di queste parole, non aspettare oltre, chiamami per un consulto e capiamo insieme quale è la soluzione migliore per tornare a stare bene e a riprendere in mano la tua vita.

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