La coppia dopo l’arrivo di un figlio

Come affrontare le difficolta che si presentano dopo l’arrivo di un figlio, sentimenti, ansie e paure

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RITROVARSI COME COPPIA DOPO LA NASCITA DI UN FIGLIO

L’arrivo di un figlio o di una figlia è uno degli eventi più significativi nella vita di un uomo, una donna e della coppia.

La nascita di un figlio stravolge le vite e cambia le priorità. Non si è più soli, non si è più solo una coppia.

La genitorialità si costruisce molto tempo prima della nascita di un figlio. Il tuo modo di esser madre si basa su come sei stata accudita, da ciò che nel tempo ti sei detta:

“…Quando sarò mamma di sicuro farò… e non farò…”.

Avverti il bisogno di distinguerti dalle modalità educative dei tuoi genitori o dalle figure che ti hanno cresciuto. In base alle differenze e alle somiglianze con le loro modalità, inizi a costruire il tuo modo unico di essere e pensarti madre.

Entrambi i genitori possono provare sentimenti contrastanti riguardo l’arrivo di un figlio.

Da una parte potete esprimere desiderio ed entusiasmo, dall’altra tu ed il tuo compagno potete provare vissuti di solitudine, frustrazione, paura di non essere adeguati, stanchezza e rimpianto della vita a due.

Per quanto sia naturale è molto difficile accettare questi pensieri e riuscire a parlarne liberamente all’altro.

Fai attenzione ai vissuti di colpa per non riuscire a provvedere a tutto.

La vergogna per non aver sufficiente pazienza, il confronto con altre madri che ti appaiono più efficienti, fa parte del gioco. A lungo andare questo meccanismo ti può portare a stati di frustrazione, stanchezza emotiva e fisica, malessere psico – fisico.

Probabilmente te la sei sempre cavata egregiamente da sola. Adesso però stai affrontando il compito più grande che la vita ti abbia dato.

E non sei chiamata a farlo da sola. E’ difficile delegare alcuni compiti della cura del bambino e scegliere di farsi da parte per un attimo.

Pensa che il tempo che dedichi a te stessa come donna è il più grande esempio che puoi offrire a tuo figlio affinchè impari come potrà prendersi cura di se stesso da grande. Lo imparerà perchè lo vedrà fare a te. Questo significa insegnare a volersi bene per poi amare infinitamente l’altro.

La complessità della gestione della cura del figlio, di sé, del proprio corpo e del riposo, della casa e delle famiglie di origine vi porta a fare gli equilibristi tra questi compiti.

La mancanza di supporto reciproco acuisce il peso delle fatiche pratiche che sembrano insormontabili.

La solidarietà di tipo pratico ed emotivo con il tuo compagno si costruisce giorno dopo giorno, attraverso la condivisione delle responsabilità.

E’ fondamentale fin da subito stabilire dei ruoli, flessibili ma chiari. Di cosa ti occuperai e di cosa si occuperà il tuo partner.

In alcune coppie questo processo è naturale, per altre è necessario dedicarci del tempo di contrattazione. Questo ti permette di contrastare il sentimento di solitudine che naturalmente potrebbe emergere e permette al tuo compagno di sentirsi incluso ed efficace nel suo ruolo di padre.

Ricavarsi del tempo è una grossa impresa dopo l’arrivo di un figlio, ma il tempo è lo strumento per eccellenza per coltivare l’intimità, le tenerezze e le attenzioni reciproche, anche sessuali.

La sessualità tende normalmente a calare dopo l’arrivo di un figlio, anche in relazione ai cambiamenti del tuo corpo e alle esperienze di gravidanza e parto anche vissute dal tuo partner.

E’ necessario che vi dedichiate alla cura della vostra sessualità per riuscire a ristabilire occasioni di vicinanza e condivisione di sensazioni ed emozioni piacevoli.

 

La gratificazione sessuale ha infatti effetti positivi sulla qualità della vostra relazione e favorisce anche l’accettazione dei cambiamenti del tuo corpo dopo un parto.

La rete di supporto di persone di fiducia potrebbe contribuire alla cura del bambino, permettendovi di vivere alcuni spazi intimi di coppia. Vecchie e nuove amicizie possono invece essere l’occasione per godere di momenti spensierati e leggeri.

Va considerato che in talune occasioni la famiglia di origine potrebbe essere intrusiva nelle questioni di educazione del bambino. Questo vi può portare a forti tensioni e rivendicazioni reciproche. Fin da subito, potete stabilire con le famiglie i ruoli ed i confini del supporto che possono offrirvi. Se non sono stati ancora chiaramente esplicitati, siete assolutamente ancora in tempo. Probabilmente non sarà semplice riuscire a trovare il momento e le parole giuste e magari potrete avere paura di ferirli. Se sarete spontanei e vi renderete disponibili al confronto, potrete affrontare il tema con la maggiore serenità possibile.

L’individuazione di spazi solo vostri durante la giornata sono quindi necessari per poter parlare di quello che sta succedendo. Non soltanto delle difficoltà pratiche e degli impegni della giornata, ma di come ognuno di voi stia vivendo il momento o una specifica difficoltà, anche le più indicibili.

Potrete rendervi disponibili all’ascolto, con l’impegno di non giudicare ciò che viene detto.

Ti suggerisco di non dare consigli. Il consiglio sposta la conversazione da un piano emotivo ad un piano pratico. Chi riceve il consiglio, potrebbe sentirsi incompreso. Piuttosto, apprezzate reciprocamente gli sforzi fatti fino a quel momento, incoraggiatevi sulle sfide che state incontrando.

Percepire stima e fiducia rende più sicuri e competenti, anche come genitori.

Laddove la crisi di coppia tendesse a protrarsi per troppo tempo, nonostante tutti i vostri tentativi, posso aiutarti o aiutarvi a comprendere che cosa sta accadendo e a mettere a fuoco quali passaggi sono necessari per potervi ritrovare come coppia dopo l’arrivo di un figlio.

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