Quando lui non risponde…

L’Amore è di chi sa stare, resta e prende posizione.

Quando Lui visualizza e non risponde ai tuoi messaggi.
Quando hai la sensazione che non ti abbia chiarito la sua posizione.
Quando ti trovi ad attendere, che confermi un appuntamento, o ti cerchi per primo.

Molto spesso noi donne siamo cresciute con il principio della comprensione:

“Mettiti nei suoi panni”

“E’ appena uscito da una relazione importante, ha subito talmente tante delusioni che adesso non ha più fiducia nel femminile, magari adesso ha da fare e non può rispondermi”

Il tuo dialogo interno spesso appoggia e giustifica le sue assenze:

“Io saprò dimostrargli che….”

“Vedrai che poi…”

Ed è normale che succeda questo, perché qualche volta Lui ti lancia dei segnali di “interesse” sufficientemente ambigui da poterci proiettare quello che tu vuoi vedere.

Diventano buone ragioni per aspettare, si trasformano in giustificazioni.

Sei talmente concentrata nel comprendere quello che sta accadendo e a trovare risposte alla sua posizione, da sentire sempre meno il disagio che stai vivendo in questa dimensione di sospensione e non chiarezza.

E’ un po’ come la metafora della rana bollita di Noam Chomsky.
“Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita.
Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.”

Ci possono essere svariate motivazioni del perché Lui fa così, esplorarle e capirle non ti servirà a niente! Più ti interroghi su di Lui, più la temperatura dell’acqua aumenta.
Difficilmente Lui saprà spiegarti i “Come mai”, forse non lo sa nemmeno. Forse è semplicemente così.

Noi donne spesso andiamo ricercando le ragioni per le quali una persona non ci dà importanza, sperando che comprendendo tali ragioni, qualcosa possa cambiare.

Non è mai così. In un rapporto paritario non è così!

Spesso quello che c’è da capire è già di fronte a noi, negli atteggiamenti dell’altro, che se non ti fanno stare bene oggi, difficilmente potranno farti stare bene domani.

Proviamo piuttosto a capire cosa vogliamo e a scegliere in base a cosa oggi ci permette di stare bene. Possiamo sentirci appagate, importanti. Possiamo scegliere quei rapporti che sono caratterizzati da spontaneità e reciprocità. Possiamo decidere di rinunciare allo sforzo e all’attesa nelle relazioni.

Il mistero, l’inseguimento dell’altro, possono essere intrigante fino ad un certo punto, finché non fanno troppo male.
Riuscire a volersi bene significa proprio questo: ascoltare e dare valore al proprio dolore, smettere di accontentarsi e di sperare che le cose cambino, gli altri cambino. Partire da noi stesse per avviare quel cambiamento necessario per fare scelte coraggiose orientate al nostro benessere.

Ricordati sempre che l’Amore non è attesa, l’Amore è di chi sa stare, resta e prende posizione.